Grazia Repetto, nasce a Genova.

All’età di otto anni comunica al Padre, commercialista ma studioso di letteratura e arte, di aver deciso da grande di fare l’Architetto, perché osservando alcune costruzioni d’epoca, in Genova, Marassi, Via del Piano, si esprime: “da grande farò l’Architetto, perché non si costruiscano più case che sembrino scatole da scarpe“.

Si iscrive successivamente al Liceo Artistico e in seguito studia e si laurea al Politecnico di Milano, nel 1969, avendo frequentato prestigiosi corsi, quali quelli di Franco Albini, Liliana Grassi e Gian Luigi Reggio, gratissima allo stesso per gli insegnamenti di Urbanistica, che apprende con vivo interesse e passione e agli altri Docenti, per la specificità dei corsi, dell’interesse e del rapporto culturale e personale stabilito con gli stessi.

Consegue la laurea, seguita come relatrice da Liliana Grassi, titolare dalla cattedra di restauro, già frequentata al quarto anno, con notevole profitto e ottimi risultati,sviluppando una tesi, con ricerca specifica di interventi di restauro e recupero ambientale sul monte di Portofino ed architettonico nella Portofino stessa.

Consegue l’abilitazione professionale tre mesi dopo.

Tornata a Genova, conosce lo strutturista, Ing. Umberto Pagnini con il quale comincia un sodalizio, prima di apprendimento ed approfondimento professionale e strutturale, poi di collaborazione nei vari incarichi che la stessa assume, sodalizio e collaborazione che durano sino alla scomparsa dell’Ingegnere Pagnini.

Comincia l’attività professionale nel 1970, interessandosi oltre all’attività specifica per la laurea di approfondimento conseguita in restauro, anche ad interventi progettuali mirati, a ricerche di forme nuove, partecipando da subito nel 1970, al progetto internazionale, indetto dall’Ente Autonomo del Porto di Genova, per la progettazione della costruzione dell’aereostazione di Genova, gara poi vinta e realizzata dall’Ingegnere Mario Ingrami, che in seguito conosce e dal quale riceve proposte, di collaborazione per progetti negli Stati Uniti.

Titolare dello Studio omonimo, con sede in Genova, svolge l’attività professionale particolarmente nella nativa Liguria e nelle regioni del Nord, dividendo l’attività professionale, con l’attività di madre, per la nascita di Ilaria e Federico.

Appassionata d’arte, di letteratura e di archeologia, passioni trasmessele da sempre dal Padre, coltiva anche la passione per la musica, seguendo le orme della Madre che aveva studiato al Conservatorio.

La frequentazione del liceo artistico e la passione a dipingere, la facilitano nell’esercizio professionale di intervento di restauro, ed in particolar modo nell’ambiente del genovesato, recuperando grandi dimore, dipinte a troumpe l’oeil.

Si interessa inoltre, di recupero di interni disegnando, arredamenti completi, con stoffe, ceramiche e compendi d’arredamento.

Nella progettazione libera di costruzioni nuove, si è sempre rifatta alle parole della Genesi 2,15 “L’Uomo coltivi e custodisca il giardino del mondo“, rimanendo appassionatamente vicina a questa filosofia di progettazione e di recupero, di ambiente e di paesaggio, formalizzando le proprie coerenze con la linea di pensiero cosÏ espressa:

Nel restauro “Non si pùo e non si deve demolire il passato, perché non ne abbiamo il diritto e una volta prevaricata, la storicità del pregresso, non ne abbiamo più il riferimento“.

Nell’espressione libera progettuale “Ci si deve accostare all’ambiente urbano o al paesaggio, con l’umiltà di chi entra piano. Non giova fare monumenti a se stessi che non servono, ma serve essere umili e solidi – Onesti mestieranti dell’Architettura”.